L’energia non è più un costo da subire, ma una risorsa da condividere. Le imprese italiane guardano sempre più a modelli di autoconsumo collettivo e comunità energetiche per ridurre spese, rafforzare la sostenibilità e creare valore territoriale.
In questo articolo esploreremo cosa sono le comunità energetiche nel contesto normativo italiano, i benefici concreti per le aziende, le tecnologie abilitanti e il ruolo che EDP può svolgere come partner strategico per l’adozione di soluzioni condivise e scalabili.
Cosa sono le comunità energetiche
Una Comunità Energetica (o Comunità Energetica Rinnovabile, CER) è un modello organizzativo che consente a più utenti, cittadini, imprese, enti locali, di unirsi in uno schema giuridico per produrre, condividere e autoconsumare energia da fonti rinnovabili. Ministero Agricoltura e Foreste
L’energia generata all’interno della comunità può essere condivisa virtualmente tra i soci, anche quando gli impianti non sono fisicamente presenti sulla stessa copertura, purché rientrino in una fascia territoriale (o cabina primaria) comune. GSE
Il legislatore italiano ha definito le CER come soggetti giuridici propri, con partecipazione aperta ed equità nell’accesso. Le modalità operative e le regole tecniche sono disciplinate da decreti e regole operative specifiche (es. Decreto CACER) Confindustria.
Tra gli strumenti numerici attivati, il GSE ha stabilito il termine ultimo attuale per la presentazione delle richieste di contributi per le comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo al 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse. GSE
Tuttavia, non è esclusa la possibilità di una riapertura dei termini nel 2026, anche se al momento non ci sono annunci ufficiali che lo confermino.
A fine 2024, secondo fonti del settore, erano presenti circa 46 CER operative in Italia, su 168 progetti presentati, a fronte di ritardi nei tempi autorizzativi e complessità regolatorie.
Un importante dato storico: secondo Legambiente, sono circa 154 forme di energia condivisa realizzate finora tra comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo. Legambiente
Vantaggi per le aziende: risparmio e sostenibilità
Per le imprese partecipare a una comunità energetica offre opportunità distintive:
- Costi più bassi dell’energia
Con la condivisione dell’energia prodotta localmente, le aziende possono alimentare parte dei propri consumi interni a tariffe contenute, riducendo gli oneri di rete e i costi in bolletta rispetto all’acquisto tradizionale. - Riduzione delle emissioni e sostenibilità ambientale
La produzione locale da fonti rinnovabili permette di abbattere le emissioni di CO₂ associate all’energia acquistata, e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi ESG aziendali. - Valore reputazionale e comunitario
Un’azienda che partecipa o promuove una comunità energetica migliora la propria immagine green, crea relazioni positive sul territorio e dimostra leadership nella transizione energetica. - Incentivi e supporti normativi
Le misure di incentivazione 2025 per il fotovoltaico aziendale, come il credito d’imposta Transizione 5.0 (con aliquote fino al 45%) e gli incentivi GSE, possono essere applicati anche in parte nei contesti di autoconsumo collettivo, se rispettati i requisiti tecnici.
In particolare, il Decreto CER introduce tariffe incentivanti per energia condivisa e stabilisce modalità per partecipare al meccanismo per 20 anni. GSE
Infine, il MIMIT ha attivato uno sportello per l’autoproduzione da fonti rinnovabili per le imprese, che può supportare la partecipazione a comunità rivolta a impianti solari con storage. Ministero della Transizione Ecologica
Tecnologie e modelli di partecipazione
Per implementare con successo un modello di autoconsumo collettivo o una comunità energetica, servono tecnologie e logiche progettuali adeguate, capaci di garantire efficienza, equilibrio tra produzione e consumo e governance trasparente tra i membri.
Fotovoltaico condiviso (moduli comuni)
L’impianto, o più impianti, vengono installati all'interno dell’area comunitaria e servono i partecipanti secondo quote prestabilite. È essenziale dimensionare correttamente la potenza in funzione dei consumi aggregati dei membri, considerando orari e stagionalità.
Reti intelligenti e gestione dell’energia
L’uso di smart grid e sistemi di gestione avanzata (Energy Management Systems) consente di instradare l’energia prodotta verso i consumi più utili, minimizzando perdite e sprechi. Queste piattaforme permettono anche di raccogliere dati in tempo reale e di ottimizzare la distribuzione dell’energia prodotta in base alla domanda istantanea.
Storage condiviso (sistemi di accumulo)
Le batterie comuni consentono di immagazzinare l’energia in eccesso e fornirla nei momenti di picco o in orari serali, aumentando significativamente l’autoconsumo collettivo e la stabilità della rete interna.
Modelli contrattuali e partecipativi
Le imprese possono aderire alla comunità come membri attivi con consumo diretto, oppure come produttori terzi, cedendo energia all’interno della comunità pur non essendo socie dirette. GSE
È fondamentale definire regole di governance, quote di partecipazione, modalità di riparto economico, contratti di scambio interno e gestione dei corrispettivi.
In questo contesto, anche gli incentivi statali legati al fotovoltaico aziendale rappresentano una leva determinante per sostenere l’investimento iniziale e accelerare la diffusione di modelli energetici condivisi. Per approfondire le opportunità disponibili nel 2025, consulta l’articolo dedicato Incentivi fotovoltaico aziende 2025.
Come EDP Italia favorisce l’autoconsumo collettivo
EDP Italia accompagna le imprese che intendono avviare o aderire a comunità energetiche e progetti di autoconsumo collettivo con un approccio modulare, dalla consulenza strategica fino alla gestione operativa post-messa in esercizio. Il percorso tipico offerto comprende:
- Analisi preliminare e progettazione su misura: valutazione dei carichi elettrici, determinazione delle quote di partecipazione e dimensionamento della potenza fotovoltaica necessaria per la comunità. (Servizi di consulenza e analisi riportati nelle pagine istituzionali EDP). Edp Energia
- Realizzazione chiavi in mano degli impianti condivisi: fornitura, installazione e messa in opera degli impianti fotovoltaici destinati alla comunità, anche con soluzioni di storage integrate per massimizzare l’autoconsumo collettivo. (EDP dettaglia offerte solare e soluzioni integrate per aziende). Edp Energia
- Integrazione digitale e gestione energetica (EMS): configurazione di sistemi di monitoraggio e piattaforme per la gestione dei flussi energetici all’interno della comunità, con reportistica e controllo in tempo reale. (EDP comunica la propria offerta integrata di servizi energetici e digitali). Edp Energia
- Supporto normativo e pratiche: assistenza per l’iter autorizzativo e per l’adesione ai portali GSE/istituzionali, oltre al supporto nella rendicontazione e accesso alle possibili agevolazioni. (EDP offre servizi di consulenza e supporto amministrativo per progetti aziendali). Edp Energia
- Monitoraggio operativo e assistenza postvendita: gestione O&M, monitoraggio delle performance e report periodici ai membri della comunità per garantire efficienza e trasparenza nella ripartizione dei benefici. (EDP dichiara servizi completi di assistenza e monitoraggio continuativo). Edp Energia
Perché questo modello è conveniente
La convenienza del nostro modello deriva dalla possibilità di sfruttare economie di scala (condivisione dell’investimento e delle infrastrutture) e dalle soluzioni contrattuali che EDP propone per adattare l’investimento alle esigenze delle imprese (modelli di pagamento, PPA, Pay-as-produced ecc.). Il risultato è una riduzione del costo unitario dell’energia per i partecipanti e un percorso più rapido verso obiettivi ESG misurabili. Edp Energia
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Autoconsumo collettivo e comunità energetiche: opportunità per le imprese