La transizione energetica è diventata un’esigenza strategica per le imprese italiane: ridurre i costi, mettere al sicuro i processi produttivi dalla volatilità dei mercati e migliorare il posizionamento ESG sono obiettivi che sempre più aziende perseguono attraverso il fotovoltaico. Tuttavia, attorno al solare circolano ancora molte convinzioni errate. In questo articolo sfatiamo i miti più diffusi e offriamo una visione concreta e basata sui fatti dei vantaggi reali che il fotovoltaico può portare a un’impresa, grande o piccola che sia.
I miti più diffusi (costi elevati, scarsa efficienza, manutenzione complessa)
Molte obiezioni al fotovoltaico nascono da informazioni datate. Qui prendiamo tre dei miti più ricorrenti e li confrontiamo con la realtà tecnica ed economica.
Mito 1 - "I costi sono ancora troppo elevati"
La percezione dei costi del fotovoltaico si basa spesso su informazioni datate. Negli ultimi anni i prezzi dei moduli e dei componenti sono diminuiti, mentre sono migliorati i processi di progettazione e installazione. Il PNIEC 2024 conferma che lo sviluppo del fotovoltaico in Italia è una priorità e riporta scenari di forte espansione della capacità installata, con benefici di scala che impattano positivamente sui costi unitari.
Il GSE, che raccoglie dati reali sugli impianti e sugli oneri di esercizio, documenta inoltre trend sui costi di investimento e sui costi di O&M per diversi size-tag: le evidenze più recenti mostrano come il costo totale di investimento e la voce O&M si stiano stabilizzando e diventando più prevedibili per gli impianti >100 kW, grazie anche ai meccanismi di incentivazione e alle gare competitive.
In pratica, per una PMI ben dimensionare l’impianto e con accesso a incentivi o strutture contrattuali (PPA, Pay-As-Produced), il confronto corretto è tra il costo evitato in bolletta e il costo annuo dell’investimento: molti progetti aziendali oggi mostrano payback compatibili con gli orizzonti di pianificazione industriale.
Mito 2 - "I pannelli non sono efficienti o durano poco"
La tecnologia dei moduli è migliorata sensibilmente: i report IEA-PVPS e le analisi nazionali segnalano un incremento dell’efficienza media dei moduli commerciali negli ultimi anni e una robustezza delle garanzie produttive offerte dai produttori. IEA-PVPS (National Survey Report Italy) documenta come i moduli attuali offrano efficienze e affidabilità molto più elevate rispetto a una decade fa, con cali di produzione (degradazione) contenuti e garanzie di performance di lungo periodo nei contratti standard.
Sul piano pratico, questo si traduce in maggiore energia prodotta per kWp installato e in condizioni di progetto più favorevoli per massimizzare l’autoconsumo aziendale. Anche il PNIEC 2024 sottolinea come l’efficacia delle tecnologie solari e il miglioramento delle rese stiano supportando la penetrazione del fotovoltaico nel sistema energetico nazionale.
Mito 3 - "Manutenzione complessa e costosa"
L’operatività e la manutenzione (O&M) degli impianti fotovoltaici sono ormai procedure standardizzate: il GSE raccoglie dati sui costi di O&M e segnala che, per impianti di taglia commerciale/industriale, la spesa annua relativa a O&M è contenuta rispetto al risparmio in bolletta e viene spesso ammortizzata rapidamente. Le attività di monitoraggio remoto, diagnostica predittiva e contratti di manutenzione evoluti (As-a-Service) hanno inoltre ridotto l’incidenza degli interventi straordinari.
Dal punto di vista operativo, questo significa che le imprese possono pianificare i costi ricorrenti con buona prevedibilità, delegando a fornitori specializzati la gestione tecnica e limitando l’impatto sulla produzione. Le stesse linee guida del PNIEC e i documenti GSE raccomandano l’integrazione dei sistemi di monitoraggio per aumentare l’efficienza operativa e ridurre la probabilità di fermi non programmati.
Dati istituzionali
Disclaimer: Tutti i valori qui sotto sono tratti da report e documenti ufficiali (PNIEC, GSE - Relazioni statistiche e rapporti, IEA-PVPS National Survey Report). Le cifre vanno interpretate come ordini di grandezza indicativi: ogni progetto aziendale richiede una valutazione specifica.
- Produzione media attesa (Italia): ~1.200-1.500 kWh per kWp installato/anno (varia per latitudine e inclinazione), riferimento operativo nei report nazionali e analisi di rendimento.
- Efficienza moduli commerciali (trend): moduli di ultima generazione sopra il 20% di efficienza, con performance certificate nei report IEA-PVPS.
- Range payback indicativo per impianti aziendali: circa 4-8 anni in scenari tipici (senza considerare tutte le possibili agevolazioni). Con incentivi/credito d’imposta e buon autoconsumo, il payback può scendere anche sotto i 4-5 anni.
- O&M medio (dato GSE fino al 2022/2023): per impianti commerciali/industriali i valori medi riportati sono nell’ordine di pochi €/kW/anno - fino ad alcune decine di €/kW/anno a seconda della dimensione e del livello di servizio.
Per approfondire le tecnologie di modulo consigliate per le imprese, leggi la guida EDP sui Migliori pannelli solari per aziende 2025.
I reali vantaggi del fotovoltaico per le imprese
Lasciando da parte i miti, quali sono i benefici concreti che le imprese possono ottenere investendo in solare?
- ROI e risparmio operativo: impianti dimensionati correttamente permettono di ridurre sensibilmente la spesa elettrica annuale; il payback varia in base a autoconsumo, incentivi e modello contrattuale, ma la finestra temporale è oggi competitiva rispetto ad altre iniziative di efficienza.
- Stabilità dei costi e modelli contrattuali: soluzioni come i PPA consentono di bloccare o stabilizzare il prezzo dell’energia per anni, mentre formule onsite aumentano l’autoconsumo e la resilienza produttiva.
- Branding e valore ESG: produrre energia rinnovabile in loco o acquistare energia tracciata migliora il rating ESG e la percezione da parte di clienti, fornitori e investitori.
- Accesso agli incentivi: strumenti come il Credito d’Imposta Transizione 5.0, bandi regionali o titoli di efficienza energetica possono rendere l’investimento ancora più conveniente per le imprese che rispettano i requisiti tecnici e di rendicontazione.
Cosa considerare prima di investire
Prima di avviare un progetto fotovoltaico aziendale, non basta valutare solo i costi d’impianto: è necessaria una diagnosi energetica preliminare accurata, che metta in relazione consumi, superfici disponibili e obiettivi strategici.
Gli elementi chiave da considerare includono:
- Profilo di consumo energetico - Analizzare i picchi e i carichi medi durante la giornata e l’anno consente di stimare la quota di autoconsumo reale. Per le aziende con attività prevalentemente diurna, il fotovoltaico può coprire oltre il 60-70% dei consumi.
- Disponibilità e caratteristiche delle superfici - Coperture industriali, aree di parcheggio e terreni adiacenti devono essere valutati per orientamento, inclinazione e ombreggiamenti. Un’analisi tecnica accurata evita perdite di rendimento fino al 15%.
- Orari di carico e turni produttivi - Imprese energivore con produzioni su più turni possono massimizzare l’autoconsumo, mentre per chi concentra i consumi in fasce serali diventa strategico integrare sistemi di accumulo o PPA offsite.
- Sistemi di accumulo - Le batterie di nuova generazione, con costi medi in riduzione del 20% rispetto al 2020, permettono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e di stabilizzare il profilo di consumo.
- Possibilità di integrazione con altre soluzioni - Collegare il fotovoltaico a pompe di calore, sistemi di ricarica per flotte aziendali o comunità energetiche industriali aumenta l’impatto sull’autonomia energetica.
- Valutazione finanziaria e fiscale - Gli incentivi del Piano Transizione 5.0 e i crediti d’imposta attivi possono ridurre il payback medio a 4-6 anni, ma richiedono una corretta gestione delle pratiche e delle certificazioni.
In sintesi, investire in un impianto fotovoltaico senza questa fase di analisi rischia di portare a sovra- o sottodimensionamenti, con conseguenti perdite economiche e ritorni più lunghi. Al contrario, un progetto ben calibrato consente di massimizzare il ROI, rafforzare la competitività e contribuire agli obiettivi ESG aziendali.
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Leggi l'approfondimento: Vinavil sceglie EDP per la fornitura di energia rinnovabile.
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